martedì 9 dicembre 2014

E' Natale anche nei cimiteri!

Natale è ormai alle porte, e nelle feste natalizie si sta in famiglia, anche con chi purtroppo non è più tra noi. Mi è capitato di trovare nei cimiteri addobbi natalizi: trovo questa usanza un modo davvero carino di rendere partecipe del clima natalizio, del calore e dell'amore che aleggia nell'aria, anche chi ci ha abbandonato.

Ecco alcune decorazioni che lo scorso anni avevo trovato al Cimitero Monumentale di Milano!













lunedì 1 dicembre 2014

Andar per cimiteri...il Tanaturismo!

Se è vero che andar per chiese, basiliche, catacombe, etc è ormai normale per chi si dedica a viaggi di piacere in Italia e non solo, negli ultimi anni è esploso un altro tipo di turismo: il Tanaturismo, o più comunemente detto turismo cimiteriale.

Tanaturismo è un termine che viene usato per lo più nella Penisola Iberica per indicare quel fenomeno che porta turisti e spesso amanti del macabro a visitare i luoghi in cui si sono verificati tragici eventi: per fare due noti esempi italiani vi cito l'Isola del Giglio e il clamore suscitato per il disastro della Costa Concordia, o Avetrana e il suo efferato delitto, dove folle di curiosi si sono recati nel piccolo cimitero cittadino per vedere l'ultima dimora della piccola Sara. Questo termine che vanta origini greche (tanatos in greco antico significa morte...) è stato assunto anche per definire il nuovo fenomeno del turismo cimiteriale.

Fino a poco tempo fa in Italia non esisteva il concetto di turismo funerario: chi visitava i cimiteri era mal visto, spinto quasi da insane pulsioni macabre. Ora non è più così: oggi è addirittura diventato un fenomeno " di massa", una vera branca del turismo della quale si sono accorte case editrici e persone che annusando nell'aria odore di denaro e nascondendosi dietro all'ondata diretta alla salvaguardia del patrimonio contenuto nei Cimiteri, hanno sfornato libri e guide con elenchi di camposanti da non perdere "prima di morire".



Andare in un cimitero non è solo fare pellegrinaggio in un luogo di culto, è anche immergersi nel patrimonio di storia, cultura ed arte necessari per la conoscenza della Memoria.  Ma visitare i cimiteri monumentali significa anche trovarsi davanti ad un vasto catalogo di opere d'arte open air. Da sempre fra le classi più agiate è invalso l'uso di far adornare le proprie sepolture con sfarzose ed imponenti strutture con statue, decorazioni, portali, eseguite dai più validi artisti dell'epoca. Un gesto di ricordo e amore per il defunto, ma anche un segno di rappresentanza del potere e di appartenenza a un alto stato sociale. I turisti sono anche attratti da un pellegrinaggio alla tombe dei personaggi famosi: esempio celeberrimo sono le file di persone e curiosi che vanno a visitare ogni giorno la tomba di Jim Morrison al Pere Lachaise a Parigi.


Diversi fattori concorrono quindi a questo fenomeno: il carattere funerario vero e proprio, l'aspetto museale (il valore artistico di una sepoltura), l'aspetto storico (la possibilità di entrare in contatto con ciò che rimane di un personaggio famoso o che ha fatto "la storia") e perchè no, l'aspetto del contesto paesaggistico (visitare un luogo di relax e pace dalla frenesia cittadina)

Ora anche molti cimiteri monumentali di tutta Europa fanno parte dei circuiti turistici, e se in Italia è un uso relativamente nuovo, nel Resto d'Europa è presente già da molto tempo: già a inizio Ottocento chi viaggiava era conquistato dalla bellezza dei monumenti artistici che popolavano i grandi cimiteri che stavano nascendo in tutte le città europee.  Esiste a tal proposito un'Associazione Europea, l'Asce, di cui vi ho parlato recentemente in occasione della mia partecipazione al Convegno Annuale che l'Associazione organizza annualmente. (si veda il mio intervento sul Blog)
Essa si premura di promuovere la conoscenza del patrimonio storico artistico contenuto in questi grandi "musei a cielo aperto".

L'Italia è senza dubbio la nazione che ha il potenziale turistico più elevato in quanto possiede ben 192 cimiteri degni di nota in tutto il tessuto nazionale, ma non è la prima in ordine di importanza riguardo allo sfruttamento di tale patrimonio, in quanto la Spagna ci batte per organizzazione di eventi, visite guidate e strutture ricettive. I dati arrivano dalla ricerca su "La seconda vita dei cimiteri", condotta dalla società JFC, che l'Ansa ha in esclusiva. Per maggiori informazioni sui dati relativi all'indagine si veda l'articolo apparso sul sito Ansa.

Anche io naturalmente non nascondo la mia "insana passione" di visitare cimiteri, sia per le mie ricerche storico/artistiche, sia per la curiosità discoprire nuove realtà e nuovi spunti di riflessione. A proposito quest'estate ho organizzato un viaggio che ha toccato diverse città europee, in cui ho avuto modo di visitare numerosi camposanti...ve ne parlerò nei prossimi post...:-)