lunedì 24 novembre 2014

Le masche piemontesi e la"Fashion Witch. Vestirsi da Masche"

Viaggiare è conoscere e scoprire nuove tradizione e leggende. E così è stato anche nella mia recente gita ad Alba. Oltre alla storia della Beata Margherita di Savoia, di cui vi ho parlato nell'articolo precedente, mi sono "imbattuta" nella Masche: le streghe maligne del folclore piemontese. State tranquilli: nessuna festa post-Halloween o evento dark particolare, ma una mostra, di cui vi parlerò in seguito, che mi ha svelato l'identità di queste figure esoteriche.



La masca è un personaggio di solito femminile, dotato di poteri paranormali tramandati da madre in figlia, affini a quelli attribuiti dalla tradizione alle streghe. E' una persona comune, che vive tra la gente e opera i suoi sortilegi sui parenti, compaesani che per un qualche motivo urtano la sua suscettibilità o la sua invidia.

Il termine masca pare derivi dall'antico longobardo, parola che stava ad indicare uno spirito maligno, e si diffuse in quella zona che ora coincide con le Langhe, Roero, Canavese, Valli Cuneesi e Alessandrino. Persino nell'Editto di Rotari del 643 d. C. si dice " Si quis eam strigam, quod est Masca, clamaverit". 

Le masche hanno il potere della bilocazione e della trasformazione in animali, vegetali o oggetti.  Di indole raramente malvagia ma sempre capricciosa, dispettosa e vendicativa; possono essere anche benefiche, guarire malattie o ferite tanto alle persone quanto agli animali, o salvare vite in pericolo. Alcune di loro possono interferire sul clima: scatenare tempeste e bufere, creare nebbie e siccità prolungate.

Al contrario delle streghe, le masche piemontesi non hanno commercio col demonio e non praticano il Sabba; non sono nemmeno condizionate, intimorite o controllate dall'elemento religioso; anzi alcune di loro frequentano la chiesa, vanno a messa e ricevono i sacramenti come tutte le altre donne della comunità.

Bene, perchè vi parlo delle Masche? Nel Coro della Chiesa della Maddalena, è allestita una mostra che prende spunto proprio dalla tradizione delle masche. Intitolata Fashion Witch, Vestirsi da masche, costituisce il terzo e ultimo evento in programma nel 2014 (dopo le esposizione Le regine neogotiche di Titti Garelli a Mondovì e Le camere oscure a Cuneo) nell'ambito de Il CuNeo Gotico, progetto culturale ed espositivo triennale dedicato al tema neogotico nelle arti.


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Il titolo lascia trapelare il tema prescelto, ossia la moda neogotica, e allude ironicamente appunto alla vivissima tradizione locale della Masche. Nella mostra sono esposti lavori alquanto originali di giovani stiliste che hanno presentato una sintesi iconografica delle loro produzioni con figurini, fotografie e vestiti realizzati con materiali inconsueti come cannucce e celophane nero. Tra gli stalli lignei del coro, manichini e teche con bozzetti e fotografie fanno mostra di sè in una scenografia davvero suggestiva. I modelli che colpiscono di più sono senza dubbio quelli esposti subito all'ingresso del Coro. Da me ribattezzato "Angeli e demoni", ali soffici d'angelo e spunzoni da diavolo incuriosiscono lo spettatore che entra nel Coro della piccola chiesa.


Avete tempo di ammirare la mostra fino al 14 dicembre 2014, cosa aspettate? Così tra un piatto di tagliatelle al tartufo e una passeggiate tra le vie centrali di Alba, lasciatevi conquistare dalle masche e dal contesto scenografico dell'esposizione.

Curiosità: 
Ancor oggi è di uso comune in Piemonte commentare scherzosamente la caduta accidentale di oggetti o la loro temporanea "scomparsa" con l'espressione "A j son le Masche" ("Ci sono le masche").











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