venerdì 28 marzo 2014

Passeggiata al Monumentale con un Artista!

Giornata uggiosa, sta quasi per iniziare a piovere, ma io e la mia collega Annalisa continuamo a girare tra le tombe del Monumentale nella speranza di trovare qualcosa per le nostre ricerche. Sono ormai le quattro del pomeriggio e sono un pò emozionata perchè ho in programma a breve un incontro con un ragazzo che ha una grande passione per la fotografia. Ci siamo conosciuti per caso, tra una pagina di Facebook sui cimiteri e l'altra, e abbiamo deciso di incontrarci (naturalmente al Monumentale) per condividere il nostro interesse per questi luoghi cosi' particolari. 

Marco Casiraghi, un fotografo di Cimiteri e non solo, con una formazione artistica presso fotografi rinomati e con già alle spalle diverse personali. Insomma...un Fotografo! ( con la F maiuscola!)

Vedo Marco avvicinarsi: un ragazzo molto alto ( dal mio metro e 65 vedo tutti così terribilmente alti...) longilineo e con un cappello nero alla Borsalino in mano..."strano" penso io...ma questo mi fa subito pensare che sto per conoscere una persona creativa e fuori dagli schemi. (naturalmente per me...)
Ci lanciamo in una passeggiata tranquilla per i viali del cimitero: il silenzio ci fa da compagno e la natura osserva le nostre ombre sulla ghiaia dei vialetti alberati. Mi lascio incantare dai racconti sulla sua infanzia e sulla nascita della passione per la fotografia associata al mondo dei cimiteri. Marco mi racconta che fin da bambino ha cominciato a passeggiare per i cimiteri: insieme ai genitori in vacanza nella Val d'Intelvi la meta delle passeggiate serali erano proprio il piccolo cimitero del paese. Stranezza che hanno fatto crescere in lui il desiderio di scoprire e approfondire la conoscenza di questi luoghi. "Passeggiare per i cimiteri è quasi terapeutico" mi dice Marco "e perchè no? stimola la mia creatività!" Luoghi che i più evitano per paura e che invece sanno parlare e trasmettere creatività alle menti più aperte e anticonformiste.

Un candore primitivo aleggia nelle sue foto: un senso di indeterminatezza e incertezza che ti stordisce, quel contrasto tra i corpi bianchi marmorei e il nero dello sfondo ti spiazzano. Un'anima che fuoriesce dalle tenebre dell'inconscio, corpi spettrali che avanzano verso di te con fare minaccioso, due mani conserte che si stringono vicino al grembo di una giovane donna morta prematuramente. Le foto di Marco non sono semplici foto, sono foto che ti penetrano nell'animo e ti fanno riflettere: sono una seduta di psicanalisi visiva. 
Sarebbe troppo semplice associare l'idea dei cimiteri a un'immagine spenta, priva di colore e in bianco e nero...il nero, colore per eccellenza di questi luoghi, del dolore, della tristezza e del mondo nascosto. Per Marco non è così: le sue foto sono catartiche, ti purificano!Un fotografo a tutto tondo, vi dicevo, con mostre personali all'attivo, come la prima intitolata "Variazioni sui Giardini delle Ombre", in cui sono state esposte immagini del Cimitero di Staglieno e nel 2009 un'altra personale intitolata"Il mio cuore messo a nudo", una raccolta di ritratti e autoscatti sull'ambiguità e sull'incertezza dell'esistere. 





Marco, piacere di averti conosciuta e buona fortuna! Sono sicura che le tue foto presto avranno molto successo 

:-)...e perchè no...magari riusciremo ad organizzare qualche lavoro "creativo" insieme...!!!










Per poter ammirare molte altre foto di Marco, vi consiglio di guardare il sito www.marcocasiraghi.com !





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