lunedì 23 dicembre 2013

Buone Feste!!!

Tantissimi auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo 
a tutti i lettori del mio blog! 


lunedì 9 dicembre 2013

Presentazione nuova Guida del Cimitero Monumentale di Milano



Siete tutti invita alla presentazione della nuova Guida del Cimitero Monumentale di Milano, scritta dalle due mie care amiche Carla e Lalla, Presidente e Vice dell'Associazione con cui collaboro.
Durante la presentazione verranno proiettate le immagini inedite di Carla De Bernardi che illustrano i capolavori e le bellezze artistiche del luogo. La Fonderia Battaglia sarà visitabile durante l'incontro  e sarà inoltre possibile ammirare  l’installazione di Velasco Vitali Tramonto.
La Guida nasce dall’esigenza di far conoscere un vero e proprio museo en plein air di importanza storico-artistica internazionale, che custodisce un’imponente raccolta di capolavori dei principali artisti e architetti italiani dal 1863 ai giorni nostri, tra cui Medardo Rosso, Adolfo Wildt, Ernesto Bazzaro, Lucio Fontana, Luca Beltrami, Studio BBPR, Giò Ponti, Piero Portaluppi, Andrea Cascella, Arnaldo Pomodoro, Agenore Fabbri, Alik Cavaliere, Igor Mitoraj. 
Il libro, realizzato in collaborazione con l’Associazione Amici del Monumentale di Milano,  sarà presto disponibile nelle librerie e nei maggiori bookstore online. Nel gennaio 2014 uscirà anche l'edizione in inglese.

Mi troverete al banco per l'iscrizione all'Associazione. Vi aspetto

mercoledì 27 novembre 2013

Gli ex-voto della statua del dottor Sousa Martins

Il numero di ex-voto ammassati attorno alla statua del dottor Josè Tomas de Sousa Martins, al centro del Campo dei Martiri della Patria, poco distante dalla sede della Facoltà di Medicina di Lisbona, conferma quanto sia importante e vivo ancora oggi il culto di questa figura che ha finito con l'acquistare una sorta di status di santo laico. Ancora oggi,  per i problemi di salute, si continua ad invocare l'intervento miracoloso del Dottor Sousa Martins.

La statua, opera dello scultore Costa Motta, venne inaugurata il 7 aprile 1904 su iniziativa della commissione degli amici del compianto professore. Laureato in Medicina e Farmacia, Sousa Martins si distinse soprattutto nella lotta alla tubercolosi. Nato ad Alhambra il 7 marzo 1843, si trasferì a Lisbona dove divenne docente universitario. Umanista e per nulla religioso, fu sempre mosso da una grande generosità nei confronti dei più svantaggiati per i quali si prodigò in cure per lo più gratuite. Ebbe molta influenza sulle persone dell'epoca, e il suo influsso positivo si protrasse ben oltre la morte, avvenuta a Lisbona il 18 agosto 1897, fino a trasformarsi in un culto che gli viene ancora oggi tributato ai piedi della statua e sulla sua tomba, nel Cimitero di Alhambra.

Molti malati di tubercolosi morirono stringendogli le mani e alcuni videro persino una strana aurea sopra al capo. Egli era solito dire ai suoi studenti: "Quando entri di notte in un ospedale e senti gemere un povero malato, avvicinati al suo letto e vedi di cosa ha bisogno, se non hai più nulla da dargli, regalagli un sorriso". Le sue competente di clinico e la sua scelta umanistica di dispensare ai più poveri di pagare gli onorari, gli valsero il titolo e il riconoscimento popolare di "Padre dei Poveri", che crebbe ulteriormente con le circostanze tragiche della sua morte per suicidio, dopo aver contratto anche lui l'incurabile tubercolosi.


Nel monumento di Lisbona,  in cima a una colonna di marmo si erge la statua in bronzo di Martins. Alla base è seduta una donna, che guarda verso l'alto. All'interno della barriera circolare che circonda il pilastro sono collocate centinaia di targhe votive o lapidi funerarie in marmo, accatastate a casaccio. Molti di questi voti si riferiscono al medico come " Fratello".
Fiori e candele vengono costantemente portate dai devoti che ne invocano l'intervento miracoloso...
...ma con un pò di attenzione, aggirandovi per le piccole "lojas" di souvenirs portoghesi, vi capiterà di trovare, tra una calamita e una tazza di Lisbona, anche l'incenso con l'effigie del medico portoghese...

     

                       







sabato 2 novembre 2013

Commemorazione Defunti 2013 e inaugurazione infopoint

Oggi, alla presenza del Sindaco Pisapia, sono stati scoperti nel Famedio i nomi dei sette cittadini illustri:

 Claudio Sommaruga (s.Tenente - ex deportato politico)
Giancarlo Cobelli (musicista e regista teatrale)Fausto Gardini (tennista)
 Carlo Basso (intellettuale - ideatore della Città del Sole)
Mariangela Melato (attrice)
Ottavio Missoni (stilista)
 Gae Aulenti (architetto)



Renzo Arbore, presente alla cerimonia, ha in seguito voluto ricordare la  grande umanità dell'amica Mariangela Melato.
                                           
(dalla home page del Comune di Milano, la prima persona sulla destra sono io)

Ha anche aperto i battenti questa mattina, in occasione della giornata di commemorazione dei defunti, il primo info-point del Cimitero Monumentale, uno spazio di oltre 150 mq per valorizzare, promuovere e diffondere la conoscenza storico-artistica del più importante “museo a cielo aperto” della città. L’Infopoint prevede una fase di sperimentazione in cui sarà attivo dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 13. 

Un progetto nato dalla collaborazione tra il Comune di Milano e l’Associazione Amici del Monumentale, con cui ormai da tempo collaboro, al fine di dotare il secondo sito artistico più visitato della città di una struttura capace di coniugare l’attività di informazione con l’accoglienza turistica.

                        

venerdì 25 ottobre 2013

Come nasce una statua in bronzo....TECNICA DELLA FUSIONE A CERA PERSA!


Recentemente ho assistito a un'interessante visita guidata alla Fonderia Battaglia di Milano, storica sede di produzione di tantissime statue civili e private, tra cui numerose statue funebri del Cimitero Monumentale di Milano ( e non solo...) Un esempio è la famosa Ultima Cena dell'Edicola Campari...una delle tombe più famose!



Vi siete mai chiesti come nasce una scultura in bronzo? Il procedimento è piuttosto complesso e le tecniche non sono univoche, ma cercherò di spiegarvi brevemente uno dei procedimenti più diffusi della fusione a cera persa.
 
Il primo passo è modellare una statua in creta "armata" all'interno per evitare fratture. La statua è forgiata nelle dimensioni volute e viene detta "anima". Per il naturale restringimento dovuto alla cottura, l'anima, una volta cotta, diventa terracotta, leggermente più piccola del risultato finale.

Su questo si stende uno spessore di cera (generalmente rossa, ma il colore varia a seconda della fonderia) che ricrea le dimensioni definitive dell'opera. La modellazione della cera deve essere particolarmente accurata in tutti i dettagli, poiché è da essa che dipende l'aspetto finale della statua.

Al modello sono applicati alcuni canalini in cera che segnano il percorso che dovrà effettuare il bronzo fuso per realizzare la statua.
La struttura sarà quindi dotata di un imbuto per l'entrata del metallo fuso,  un canale principale e diversi canali secondari distribuiti a lisca di pesce dal basso verso l'alto per controllare l'afflusso del liquido.


Il modello, in seguito, è ricoperto di terra refrattaria lasciando sporgere l'imbuto per la colata, gli scarichi e gli sfiati della cera. Viene di nuovo cotto in forno, a fuoco lento  e  in modo da lasciar sciogliere e colare via, tramite gli sfiatatoi, tutta la cera. Lo spazio che si è venuto a generare viene riempito dal bronzo, immesso dall'imbuto, che viene fuso alla temperatura di 1010 C.

Il bronzo, entrando nell'intercapedine, forma la statua, che ha uno spessore pari a quello della cera eliminata.In seguito, il modello è lasciato raffreddare per procedere con gli scalpelli allo smantellamento della terra refrattaria (scoccaggio), e successivamente vengono eliminati i canali dei getti.



In seguito, lo scultore, può procedere con una raschiatura meccanica della statua, tramite sabbiatura, per ottenere una superficie satinata, o alla lucidatura con l'aiuto di un brunitoio.

Tutto questo grazie a un incontro organizzato dall'Associazione Amici del Monumentale che organizza visite guidate ed eventi interessanti, proprio come questo! Per maggiori info www.amicidelmonumentale.org.

Un'esperienza veramente unica che consiglio a tutti!





domenica 29 settembre 2013

Un illustre spettatore!

Durante la visita  guidata di ieri al Monumentale di Milano, ho avuto la fortuna di avere tra il pubblico una persona molto speciale. Un signore anziano, neo 80enne ma ancora vispo...il signor Valeriano Dalzini, pittore e restauratore che, durante la sua vivacissima attività di restauratore di abitazioni private e non solo, ha avuto anche l'onore di restaurare nel 1983 niente di meno che il Famedio del Cimitero Monumentale di Milano.


Durante il percorso, nella tappa al Famedio, mi ha quasi commosso il momento in cui ho sentito questa sua esclamazione, sorta spontanea ed espressa con quel tono di voce flebile, ma decisa, di un uomo di 80 anni " Sono passati 30 anni e il blu cobalto della volta è ancora splendente...devo aver fatto proprio un bel lavoro".

Grazie Valeriano per la forza,l'interesse e la volontà nel seguirci in questo lungo percorso di due ore abbondanti tra i vialetti del Monumentale.

Nella foto Valeriano e i suoi collaboratori all'opera nel Famedio.
(prese dal sito ufficiale www.valerianodalzini.com)









martedì 24 settembre 2013

Lucy...la star del Monumentale!

Carissimi Amici,

oggi vi voglio parlare di un abitante particolare del Monumentale di Milano...starete pensando magari a un guardiano o a un visitatore singolare ( sinceramente avrei lunghe righe da scrivere riguardo ai "personaggi" che mi è capitato di vedere tra i vialetti ...magari ve ne parlerò  la prossima volta...)

                                                               
Lucy sulle mie gambe in ufficio

Mi spiace, ma vi state sbagliando....oggi voglio presentarvi LUCY, la gattina che ormai da diversi anni è stata adottata dai guardiani del Cimitero. L'ho conosciuta subito il primo giorno del mio anno di Servizio Civile:  non appena ho varcato la soglia dell'ufficio una palla di pelo mi è corsa incontro, nella speranza di ricevere qualche coccola o magari dei croccantini.

Segni particolari? Nera, totalmente nera, da vera gatta da cimitero, con una piccola macchia bianca sotto al muso...grandi occhioni gialli, e un pelo morbido e setoso da far invidia ai blasonati gatti di razza. Lucy è stata trovata un giorno nel piazzale di ingresso del cimitero, e grazie al suo fare sornione e ammiccante, i guardiani hanno deciso di adottarla. Da allora il suo regno è il "Giardino delle sculture dimenticate" all'ingresso del cimitero...corre, caccia insetti e lucertole, dorme sotto le sculture ricoperte dalla vegetazione, e non appena ti vede, arriva trotterellando quasi a darti il suo benvenuto. Durante le calde giornate d'estate è quasi impossibile vederla, nascosta in qualche buco o chissà dove, ma se guardate bene...potrete trovarla nascosta sui carri funebri d'epoca: ebbene sì, quella è la sua cuccia preferita! In inverno invece adorava accoccolarsi sulle mie gambe in ufficio o dormire nella cesta premurosamente allestita dal mio responsabile. E dovevate vedere come si prodigavano per lei le signore anziane che passano a trovare i propri cari e, primi di uscire, le lasciavano scatolette di pappa di marca per quella povera gattina affamata.

Lucy, una nome quasi scontato che le ho dato, ( da Lucifero....anche se è una femminuccia)...ora tutti la conoscono e la chiamano proprio con quel nome che per gioco le ho attribuito: nei gruppi "necrofili" di Facebook parlano di lei, nei libri....è diventata una star tanto da poter essere annoverata tra le celebrità feline di Milano. Persino un cortometraggio che è stato ambientato la scorsa primavera al Monumentale  l'ha avuta come protagonista in una scena.

Lucy...la star del Monumentale, o la guardiana verso altri mondi?

Lucy sorpresa a dormire sul carro funebre di prima classe!
                                             

sabato 7 settembre 2013

Evento Mito al Monumentale di Milano

In occasione dell'annuale rassegna di eventi Mito, una serata molto particolare e oserei dire, molto suggestiva al Cimitero Monumentale di Milano.

La rivisitazione in chiave Jazz del  Requiem di Giuseppe Verde, ad opera  dell'Orchestra di Giovanni Falzone: un'ora e mezza trascorsa nello scenografico piazzale di ingresso del Cimitero, con alle spalle un magnifico Famedio, vestito  per l'evento da uno spettacolare gioco di luci e ombre.

«Il repertorio di Verdi lo conosco come le mie tasche», ha spiegato Falzone «Avrò suonato il Requiem almeno una decina di volte, è un'opera somma e ne ho un rispetto profondissimo. Naturalmente non mi metto in competizione con Verdi, ma proprio il valore universale della sua partitura mi ha spinto a sceglierla nel percorso musicale che sto sviluppando da diversi anni, una riflessione su diverse figure che hanno segnato la scena contemporanea al di là dei generi: da Jimi Hendrix a Ornette Coleman, dai Led Zeppelin a Ennio Morricone»

Musica, parole e ...suoni: molto toccante il momento in cui l'orchestra ha simulato il rintocco delle campane da morto e lo scalpitio degli zoccoli dei cavalli che trainavano la carrozza funebre di Verdi.

800 posti occupati, moltissime persone al di là dei cancelli....tutti convenuti in questo suggestivo luogo per assistere a uno spettacolo indimenticabile.

                                         foto di Valeria Celsi

sabato 31 agosto 2013

Una collaborazione molto importante!

Un'edicola maestosa che si incontra appena varcate le arcate che costeggiano l'imponente Famedio del Cimitero Monumentale di Milano.
Ci troviamo nel lato di levante dell'Emiciclo centrale e, tra i rami di una vegetazione fiorente, si può intravedere un grotta. Ebbene sì, l'edicola del Signor Squadrelli è un imponente edificio realizzato con grossi blocchi di sarizzo che costituiscono una sepoltura che ha le sembianze di vero e proprio sepolcro incastonato nella roccia .
Romolo Squadrelli, noto architetto che progettò il Casinò e il Grand Hotel di San Pellegrino Terme, decise di affidare nel 1911 la progettazione della propria sepoltura a un noto scultore milanese, Ernesto Bazzaro, esponente di punta della Scapigliatura lombarda. E' conosciuto, tra l'altro, anche per numerose opere giudicate "sconvenienti" come le statue della famosa Ca' de Ciapp, che tanto suscitarono clamore nella Milano di inizio Novecento ( nei prossimi post vi parlerò dettagliatamente di questa casa e del suo artefice)
Bazzaro, molto criticato all'epoca per questa consolidata passione di raffigurare statue in forme e pose succinte (anche nello stesso Cimitero Monumentale, tanto che alcune furono rimosse per volere della Commissione che all'epoca era incaricata di giudicare la leicità delle opere scultoree eseguite), ottenne da parte della stessa grande consenso ( forse perchè proprio in questa tomba le statue sono "stranamente" vestite...aggiungo con ironia io.... ), tanto da essere presa come modello per altre tombe presenti nello stesso Cimitero.
In questa edicola Bazzaro fonde architettura e scultura attorno alla rappresentazione in bronzo della Resurrezione di Lazzaro, uno dei temi funerari per eccellenza. All'interno del sepolcro e collocato il corpo di Lazzaro attorno al quale di svolge il racconto evangelico: Gesù si rivolge a Dio Padre mentre due donne assistono alla scena, una ai suoi piedi in atto di preghiera e venerazione, mentre l'altra è rivolta verso il sepolcro.
"Ego sum resurrectio e vita"... è riportata alla summità la celebre frase evangelica. Notate anche l'estrema maestria dello scultore nel forgiare le corone di spine che decorano la parte bassa della struttura.

Vi lascio con due curiosità:
Il corpo di Lazzaro è eseguito per intero e viene incastonato nella roccia: da lontano, per esempio se guardate l'edicola dal loggiato nel retro del Famedio, noterete solamente i piedi, ma, avvicinandovi, non solo vi renderete conto di quanto sia imponente questa struttura, ma potrete notare anche parte del corpo del defunto.
Fate caso anche alla maestria di Bazzaro nell'eseguire i dettagli delle figure...le statue sono vestite secondo la moda berbera e se fate caso per esempio agli orecchini che emergono dai boccoli delle donne....non vi sembrano così attuali e come dire...di moda?!....:-)




Vi inserisco una foto d'epoca presa dal sito www.lombardiabeniculturali.it

sabato 27 luglio 2013

Pronti, partenza....via!

Mi è venuta l'idea di creare questo blog, supporto della pagina Facebook "Percorsi d'ARTE funeraria" che ho creato nello scorso aprile 2012, durante il mio ultimo viaggio in Portogallo. Un modo per farmi conoscere,certo, ma anche il desiderio di comunicare e di coinvolgervi nel  mio grande interesse per gli aspetti storici e artistici che un cimitero, dal grande cimitero monumentale cittadino al più piccolo sperduto in campagna, può riservare a chi sa leggere tra le righe. 

Una grande passione, l'ARTE funeraria, nata dopo il mio anno di Servizio Civile Nazionale al Cimitero Monumentale di Milano in cui ho svolto l'attività di guida turistica. Un'esperienza particolare e affascinante che ha cambiato in parte la mia vita e i miei interessi personali e professionali. Da quel momento si sono susseguiti una serie di avvenimenti che mi hanno portato a collaborazioni con Associazioni Culturali, Enti e Comuni per la realizzazione di eventi legati a questo tema, che ai più, purtroppo, può sembrare ancora "scottante".
Il mio scopo, proprio per questo motivo, è far capire che un cimitero non è solamente un luogo apparentemente da evitare e da frequentare solamente in tristi occasioni, ma è anche uno scrigno che racchiude storia, tradizioni, aspetti sociologici e antropologici, senza dimenticare l'aspetto artistico e architettonico.

Questo blog è frutto delle mie ricerche effettuate in archivi, biblioteche e sul "campo": buona lettura a tutti!